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Il Museo Diocesano di Cortona
  Il Museo Diocesano di Cortona ha sede di fronte alla cattedrale nel complesso architettonico del Gesù, ampliato per iniziativa di Monsignor Giuseppe Franciolini nel 1945 con la ristrutturazione di un fabbricato annesso nel qual e, oltre l'alloggio del custode e la direzione del museo è stato ricavato su due piani un contesto di sale per esposizione. Il Museo si articola su nove sale espositive e raccoglie opere d'arte che vanno dal secondo secolo dopo Cristo all'arte moderna di questo secolo provenienti per lo più dalle chiese cittadine e qui collocate per motivi di conservazione o sicurezza. È ovvio che, come capita in tutti i Il Museo Diocesano di Cortona musei, il visitatore dovrà fare uno sforzo per ricollocare le opere nel contesto originario delle chiese che ha visitato al fine di poter maggiormente godere della loro bellezza. Le sale e le opere sono riepilogate nella tabella posta all'ingresso del Museo, dove è in vendita una guida dettagliata. Qui viene descritto sinteticamente il museo e le opere più importanti.
  Oltrepassata la Sala I, dove è conservato un magnifico SARCOFAGO del secondo secolo d. C. descritto più avanti a pag.87, nella Sala 2 sono conservate opere della pittura aretina e senese del XIV secolo. In particolare sono da ammirare: STORIE DI MARGHERITA DA CORTONA. La tavola, attribuita ad un pittore aretino della scuola di Margheritone (sec. XIV) e forse servita per il primo sepolcro della santa, è descritta a pag. 90. CRISTO CHE PORTA LA CROCE. È un frammento di affresco staccato dalla parete demolita della vecchia chiesa di Santa Margherita eseguito intorno al 1335. È attribuito al Lorenzetti per l'espressione drammatica del volto segnato dalla fatica fisica e mentale del Cristo che porta la croce. MADONNA IN TRONO CON IL BAMBINO E QUATTRO ANGELI. Questa tavola dipinta intorno al 1320 è firmata dal pittore con un esametro latino che dice in italiano Pietro di Lorenzo senese con abilità la dipinse.
Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona
  Inaugurato il 5 Settembre 2005 il Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona (Maec) è considerato uno dei più importanti ed innovativi musei archeologici in Italia. Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona Il Museo dell'Accademia Etrusca e della Città di Cortona è una tappa fondamentale per conoscere Cortona. Il museo riunisce in un unico percorso espositivo lo storico Museo dell'Accademia Etrusca e il Museo della Città Etrusca e Romana di Cortona. La sede è in Palazzo Casali, uno degli edifici più antichi e ricchi di storia della città, dove, in oltre 2000 mq di spazio espositivo, sono esposti alcuni tra i più straordinari capolavori della civiltà etrusca.
Fortezza del Girifalco
  Costruita nel 1561 dall'architetto Serbelloni su incarico del Granduca Cosimo I de' Medici, la Fortezza del Girifalco è uno splendido esempio di architettura militare che si erge a dominare la collina di Cortona. Oltre ad essere quindi un interessante edificio storico, sede anche della manifestazione 'Medioevo in Fortezza', si presta ad altri usi; viene oggi spesso utilizzata infatti come contenitore storico per mostre di arte contemporanea.
IL PARCO ARCHEOLOGICO DI CORTONA
  La convergenza e il coordinamento delle attività di ricerca realizzate dalla Soprintendenza Archeologica per la Toscana, dall’Universtà degli Studi di Perugia e dal Comune di Cortona, con il sostegno operante della Regione Toscana, ha consentito la sperimentazione di un innovativo ed efficace modello di intervento nel comparto dell’archeologia, al quale si deve se già dalla primavera del 2004 è operativo il parco archeologico di Cortona. Il parco archeologico che viene Fortezza del Girifalco realizzato grazie a un consistente finanziamento dello Stato, si caratterizza immediatamente per l’incisivo impatto che avrà sul territorio: l’intervento più impegnativo è costituito da due importanti opere pubbliche, già appaltate ed avviate: lo spostamento di un tratto di fiume e di un tratto di strada provinciale, la modifica cioè di due importanti percorsi storicizzati, ambedue a suo tempo realizzati nel quadro della grande opera di bonifica della Valdichiana. Si tratta di due “segni” assai forti, che in qualche modo sottolineano le profonde trasformazioni indotte dal parco archeologico sull’organizzazione del territorio. Parallelamente sono in parte già stati effettuati o in corso di effettuazione, parte in corso di progettazione, una serie di interventi su tutti i monumenti archeologici della città e del territorio. L’intero sistema, assai articolato poiché i monumenti sono distanti tra loro anche alcuni chilometri, farà capo al centro storico, dove, a partire dalla prossima estate 2005, troverà luogo il nuovo Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, che accorperà in un unico circuito di visita i piani sotterranei di Palazzo Casali, dove è previsto l’allestimento dei reperti provenienti dal territorio, ordinati secondo il progetto scientifico del prof. Mario Torelli, con il piano nobile del Palazzo, attuale sede delle collezioni del Museo dell’Accademia Etrusca. La integrazione museo–parco realizzata in questo modo è, si può dire, totale e fa sì che l’intero centro storico costituisca parte integrante del parco, perché sede di importanti monumenti ma soprattutto perché agli spazi espositivi di Palazzo Casali è attribuito il ruolo di centro erogatore dei servizi di accoglienza, di orientamento e di smistamento dei visitatori.
  L’archivio storico del Comune di Cortona costituisce con il Museo e la biblioteca uno dei luoghi Simbolo della storia e della e della cultura cortonese. Ospitato nel piano ammezzato di Palazzo Casali da tempo votato a divenire palazzo della cultura, l’archivio storico è sempre più chiamato ad assolvere il compito di conservare lo studio e la valorizzazione delle fonti documentarie prodotte dalle istituzioni cittadine nel corso dei secoli.
  La lunga ed ininterrotta presenza di importanti enti di governo locale ed il controllo che la città ha operato sul territorio circostante hanno dato, luogo nel corso dei secoli, alla produzione di un rilevante patrimonio documentario, al quale si sono via via aggregati anche fondi prodotti da altri enti, sia pubblici che privati, distinti dall’amministrazione comunale propriamente detta. Così accanto all’archivio comunale pre-unitario -la cui documentazione è riferibile alla vita del Comune dal XIII secolo al 1865- ed all’archivio comunale post-unitario, si aggiunge la presenza di fondi prodotti dal commissario Fiorentino, dalla Pretura e da un certo numero di istituzioni Benefiche.
Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca
  La storia della costituzione e dello sviluppo della Biblioteca del Comune e dell'Accademia di Cortona si confonde con quella dell'Accademia etrusca. Questa nasce nel 1726 su iniziativa di eruditi e studiosi locali, con lo scopo di "diffondere la cultura mediante la compra di libri di erudizione e scienza"; nel 1727 c'è il riconoscimento ufficiale da parte del Granduca, quindi la stipula di una convenzione con il Comune per l'istituzione della biblioteca, avente sede in Palazzo Casali. Negli anni a seguire, all'Accademia aderiranno studiosi di fama internazionale come Montesquieu, Voltaire, Winckelmann, Muratori, Maffei; notevole, poi, sarà l'attività culturale dell'Associazione, con la fondazione del Museo e la pubblicazione di opere di notevole spessore ed interesse storico, come I saggi di dissertazione accademiche, il Museum cortonense, il periodico Polimnia e, attualmente, l'Annuario. Di pari passo cresce e si sviluppa la Biblioteca che, grazie alla munificenza di singoli donatori ed alle soppressioni operate dalle leggi napoleoniche, acquisisce opere e manoscritti di fondamentale importanza per la cultura, come il famosissimo Laudario cortonese (sec. XII) o il bel manoscritto dei primi anni del sec. XIV della Divina Commedia di Dante. All’incirca nel 1960 è stata istituita a Camucia una sede staccata della Biblioteca. Attualmente le due biblioteche sono gestite da un Comitato Scientifico sulla base di convenzioni, rinnovate nel 1998, stipulate tra Accademia etrusca e Comune.